giovedì 31 gennaio 2008

O cerco de Lisboa

Raimundo Silva è abituato, non se la prende molto per le impertinenze di Costa, maleducazioni senza cattiveria, povero Costa, che non smette mai di parlare della produzione, È la produzione che ci rimette sempre, dice lui, sissignore, gli autori, i traduttori, i revisori, i grafici, ma se non fosse per questa nostra produzione, vorrei proprio vedere a che cosa gli servirebbe la sapienza, una casa editrice è come una squadra di calcio, tanti virtuosismi là davanti, tanti passaggi, tanti dribbling, tanto gioco di testa, ma se il portiere è uno di quelli paralitici o reumatici se ne va tutto a carte quarantotto, addio campionato, e Costa sintetizza, questa volta algebrico, La produzione sta alla casa editrice come il portiere sta alla squadra. Costa ha ragione.

José Saramago, Storia dell'assedio di Lisbona, Einaudi, Torino 1989, pp. 31-32

lunedì 28 gennaio 2008

Real sugli scudi

REAL FELIX - U.S. CERANOVA 4-0
La diciottesima giornata di campionato restituisce agli antichi fasti la Real Felix che assegna alla capolista Ceranova la seconda e consecutiva durissima sconfitta. A segno per due volte ciascuno Pato e Trezeguet.
I Nerazzurri (Foggia, Cassano, Barreto) espugnano Bosa battendo l'Ichnusa (Hamsik) 3 reti a 1, mentre alla Longobarda non basta un gioiello di Mancini per evitare la coraggiosa rimonta della Lizkaino (1-2, Vigiani, Mutu).
L'Estudiantes, grazie a Pizarro e Pazzini in extremis, ferma sul 2-2 l'ottima Teo F.C. trascinata da un superlativo Del Piero, a segno per due volte.
0-0 infine tra le gemellate Flynet e Pascariello.

sabato 26 gennaio 2008

On my own two feet

Il coach della piccola università Indiana-Purdue University at Indianapolis di basket inventa una nuova forma di beneficenza: per sostenere la Samaritan’s feet -che si occupa di donare calzature ai meno fortunati- ha convinto i tifosi a presentarsi al palazzetto scalzi.
Il 2008 per gli afroamericani è un anno speciale: il 4 aprile, infatti, sarà il quarantesimo anniversario dell’assassinio di Martin Luther King. Le celebrazioni in suo onore saranno molte e alcune sono già partite in questo periodo.
Su un ideale podio delle iniziative più curiose merita quantomeno la segnalazione l’idea avuta da Ron Hunter, 43enne allenatore della squadra di basket dell’università di Iupui (Indiana-Purdue University at Indianapolis).
Hunter, l’8 gennaio scorso, è rimasto colpito dall’incontro con Emmanuel Ohonme, fondatore dell’associazione Samaritan’s Feet ("i piedi dei samaritani"). Ohonme, nigeriano, nato in una famiglia poverissima, ha ricevuto il primo paio di scarpe a 9 anni e ha potuto cominciare a giocare a basket, la sua passione. Una passione che l’ha portato anche negli Stati Uniti, con la maglia dell’università di North Dakota. Ma Ohonme non voleva giocare né nell’Nba né in qualsiasi campionato. Dopo la laurea, si è dedicato per un decennio al volontariato, fondando poi a Charlotte la Samaritan’s feet, che si occupa di donare ai bambini africani delle scarpe per giocare a basket. Ron Hunter ha così deciso di dare il suo contributo, lanciando una campagna: raccogliere 40mila paia di scarpe entro il 4 aprile.
Giovedì sera all’Iupui Gymnasium a Indianapolis -in occasione dell'ultimo incontro di campionato universitario tra i Jaguars (la squadra allenata da Hunter) e Oakland- circa mille spettatori si sono presentati scalzi sulle tribune. Così lo stesso allenatore di Iupui, in abito formale e scalzo a bordocampo.
Prima dell’ultima sirena per i bambini africani erano già state raccolte più di 110mila paia di scarpe: merito anche di multinazionali come Converse e Walmart, che ne hanno donate circa 40mila.
Il coach ha dichiarato poi commosso: «I piedi mi fanno male, ma immaginate un bambino che per tutta la vita è costretto a camminare scalzo. Io lavoro in un piccolo college, ma pensate all’esempio che darebbero gli allenatori delle grandi squadre di basket, se si presentassero senza scarpe sul parquet. In compenso abbiamo ricevuto moltissime e.mail di tecnici delle high-school, che si stanno comportando come noi».
Martin Luther King aveva un sogno...

Ispirato all'articolo di Alessandro Ruta per www.gazzetta.it

giovedì 24 gennaio 2008

Arancia meccanica

24 gennaio 1973
Ad Amsterdam l'Ajax si aggiudica la prima edizione della Supercoppa Europea superando il Glasgow Rangers per 3-2 (dopo essersi imposta 1-3 anche nell'andata all'Hampden Park). Nell'Ajax militarono in quell'anno Krol, Haan, Neeskens e Cruijff.
Sei giocatori furono invece protagonisti di tutte le sei grandi vittorie internazionali dell'Ajax, ovvero 3 Coppe dei Campioni consecutive tra il '71 e il '73 (contro Panathinaikos, Inter e Juventus), una coppa Intercontinentale nel 1972 contro l'Independiente e 2 Supercoppe Europee (la seconda nel 1974 contro il Milan): si tratta del portiere Heinz Stuy, dei difensori Wim Suurbier, Barry Hulshoff e Horst Blankenburg e dei centrocampisti Gerrie Muhren e Arie Haan.
I Glasgow Rangers non disputarono gli incontri della prima edizione di Supercoppa contro l'Ajax in qualità di detentori della Coppa UEFA (vinta nella stagione 1971/72 dal Tottenham) bensì per la commemorazione dei loro primi cento anni di storia calcistica.

mercoledì 23 gennaio 2008

Deus ex machina

U.S. CERANOVA-ESTUDIANTES 1-5
Con una maiuscola prestazione l'Estudiantes costringe la capolista Ceranova alla sconfitta più pesante della stagione.
Incontro equilibrato in apertura, con la pronta risposta di Pandev alla rete iniziale di Borriello. Studenti in vantaggio con Ledesma, prima di dilagare con due reti di Zlatan Ibrahimovic -hombre del partido- e sigillo finale di Cigarini.
La Lizkaino supera per due reti a uno e raggiunge in seconda posizione di classifica la SS Bosa Ichnusa (gol di Vieri, Mutu e Hamsyk). Rallenta la Teo F.C, che passa con De Rossi ma viene raggiunta nel finale da una rete in mischia di Loria per la Pascariello. I Nerazzurri superano agevolmente un'irriconoscibile e abulica Real Felix (3-0 con reti di Cozza, Cambiasso e Tavano), mentre Flynet e Longobarda (0-0) scelgono la non belligeranza in attesa di tempi migliori.