martedì 2 ottobre 2007

Benvenuti a Futbolandia

Benvenuti a Futbolandia, dove il gioco del calcio è un'istituzione proprio come per tutti voi ma con un'unica sostanziale dissomiglianza: a Futbolandia tutti sanno che la vittoria non è l'unica esacerbata e indispensabile prerogativa, non è l'unico consentito, approvabile e necessario conseguimento di gravosi e deprecabili espedienti. A Futbolandia la vittoria è come il piacere inverosimile di osservare il corpo di una donna senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore. A Futbolandia vincere è giocare bene, quand'anche giocare bene possa farsi del tutto controproducente.
A Futbolandia i calciatori più forti portano capelli lunghi e scarmigliati, basette incolte, indossano la maglia stretta e gli scarpini tutti neri. Nella loro prosaica bellezza sembrano tutti somigliare a Neeskens, a Falcao, a Kempes, a Boninsegna. A Futbolandia nessuno si sfila la maglietta dopo una rete segnata, non per timore di venire ammoniti (nel regolamento di Futbolandia non c'è traccia di simili faceti accorgimenti), ma perchè quella maglia figura l'incondizionata appartenenza alla propria squadra e la stima per l'avversario. A Futbolandia i portieri più acrobatici indossano la maglia nera, i più efficaci ce l'hanno grigia. A Futbolandia i numeri delle maglie dei calciatori titolari vanno dall'1 all'11, con l'eccezione di un irriverente ragazzino olandese cui è stato concesso il 14 e in panchina non lo si può proprio confinare. Il 10 spetta al calciatore con maggior estro e talento, se non corre ci sarà sempre qualche Benetti a fare legna anche per lui. A Futbolandia non occorrono i nomi sulle maglie perchè tutti conoscono tutti i calciatori, e tutti li magnificano senza alcuna riserva. A Futbolandia nessun calciatore simula, nessuno spreca tempo di gioco ma soprattutto nessuno chiede che l'avversario venga espulso. Negli spogliatoi di Futbolandia si beve soltanto acqua quando fa caldo e tè in inverno (senza dimenticare il Fernet prima dell'allenamento per favorire una corretta digestione - ben inteso - e spesso anche la sera precedente la partita, quando a notte inoltrata capita che qualcuno a carte vinca soltanto grazie a una dibattuta primiera). Poi qualcuno si nasconde in un angolo per accendere una furtiva e svelta sigaretta; l'allenatore finge di non badarsene, che in fondo sono ragazzi (a Futbolandia il che polivalente non lo cerchiano con la matita rossa!) e la delicatezza dei loro pensieri gli ricorda quando era giovane e dai ritiri anche allora si scappava e i cuori si aprivano e i vini scorrevano. Non resta che qualche svogliata carezza e un pò di tenerezza...
A Futbolandia capita che il Foggia allenato da un taciturno boemo vinca uno scudetto, e che poi il taciturno boemo lo scudetto lo vinca anche con il Lecce. A Futbolandia anche il Parma ha vinto uno scudetto e gli eroi di quello scudetto si chiamano Taffarel, Minotti, Grun, Apolloni, Di Chiara, Benarrivo, Bia, Brolin, Zoratto, Osio, Melli e Scala (ma sono eroi anche quelli che lo scudetto non lo portano cucito sul petto, del resto alle Termopili mica hanno vinto i trecento spartani no?). A Futbolandia il Verona non ha mai vinto lo scudetto, Antognoni invece con la Fiorentina ha vinto tutto, così come Giannini con la Roma e Chinaglia con la Lazio. A Futbolandia Sir Alex Ferguson ha sostituito sulla panchina dello United già da diversi lustri Sir Alexander Matthew Busby ma è da annoverare tra gli allenatori più giovani perchè el paron Rocco allena ancora il Milan con Sacchi in seconda, il mago Herrera l'Inter, Boskov la Doria, Terim il Galatasaray, Lobanovskij la Dinamo Kiev, Uccio Valcareggi l'Italia (a Futbolandia Rivera e Mazzola li fa sempre giocare insieme) e Rinus Michels insegna ancora calcio in qualche mitologica provincia meccanica. A proposito: a Futbolandia l'Olanda ha vinto i mondiali nel '74 e nel '78, l'Italia ne ha vinti quattro ma gli ultimi giocati li ha vinti l'Uruguay. A Futbolandia le semifinali dei mondiali si disputano sempre allo stadio Azteca di Città del Messico, la finale al Santiago Bernabeu. Il record di reti segnate appartiene a Puskas (che ha vinto i mondiali con l'Ungheria) ma nessuno a Futbolandia bada molto alle statistiche. A Futbolandia l'Ajax ha vinto per tre volte consecutivamente la coppa dei campioni (a Futbolandia si chiama ancora così) poi il quarto anno ha chiesto di non parteciparvi. In una recente edizione il Liverpool nel primo tempo "si è portato avanti" tre reti a zero sul Milan, salvo poi lasciarsi distrattamente rimontare e sconfiggere ai rigori. A Futbolandia partecipa alla coppa dei campioni soltanto la squadra che vince il campionato nazionale. Quest'anno vi prende parte con ragionevoli probabilità di successo il Valur Reykjavik. A Futbolandia l'Inter non ha mai vinto la coppa dei campioni e non vi partecipa dall'89, eliminata al primo turno (qui a Futbolandia si chiamano sedicesimi di finale, non preliminari) dall'Helsinborg. A Futbolandia gli europei del 2000 li ha vinti l'Italia perchè dopo il gol di Trezeguet nel primo tempo supplementare le due squadre hanno proseguito a giocare (perchè da che mondo è mondo così vanno le partite), Del Piero ha segnato una bellissima rete dopo qualche esitazione di troppo sotto porta e successivamente lo stesso Trezeguet ha fallito il rigore decisivo. A Futbolandia Zidane è figlio unico.
A Futbolandia Egidio Calloni è ancora il centravanti più prolifico del campionato italiano, il Mantova lo chiamano Ozo, il Vicenza Lanerossi. Ezio Vendrame ha vinto il pallone d'oro, salvo poi venderlo a pochi giorni di distanza a un contadino di Pordenone per quattro damigiane di refosco. Alcuni sostengono con arrischiate osservazioni che Vendrame sia stato il calciatore più forte di tutti i tempi: i matti d'amore sono bellissimi...
Negli stadi di Futbolandia tutti i sostenitori indossano la sciarpa della propria squadra, anche a maggio. I tifosi più esagitati bevono il Borghetti e alla fine del primo tempo controllano la schedina domandando i risultati parziali all'attempato vicino di posto (si fa per dire, perchè nei "popolari" degli stadi di Futbolandia i seggiolini non ci sono) munito di radio poco amplificata mentre stramaledice senza troppi raggiri gli Estintori Meteor. Al Cibali talvolta accade ancora qualcosa di clamoroso, ma sempre sul campo di gioco, mai nei dintorni. I meneghini, gran lombardi, allo stadio (che qui a Futbolandia si chiama Meazza) ci vanno tutti con il 24 che fa capolinea in piazza Axum. Le strade di Futbolandia alle sei della domenica sono spopolate e tutti guardano Novantesimo Minuto: conduce Paolo Valenti (anche a Futbolandia le sue giacche sono sempre orribili).
I bambini di Futbolandia non credono che il Gre-No-Li sia un malintenzionato androide con l'imprevidente piano di distruzione del pianeta terra; di lui si occuperà Capitan Harlock. A Futbolandia Holly e Benji viene trasmesso ancora con la sigla originale, Hutton gioca sempre nella Newppy, Price nella St.Francis, Julian Ross non ha alcuna disfunzione cardiaca e obbiettivamente è molto più forte di tutti gli altri. A Futbolandia il magazzino di Diego sembra un falansterio, si disputano leggendari tornei di subbuteo e io gioco sempre con la Cremonese (segnano sempre Dezotti e Vialli, quest'ultimo facilmente riconoscibile perchè gli hanno disegnato i calzettoni srotolati sulle caviglie) perchè mio papà per la Cremonese ha sempre tifato. Nelle scuole di Futbolandia per ogni banco è previsto un sottobanco e per ogni sottobanco un album calciatori Panini (che a Futbolandia detiene ancora un deciso e benaccetto monopolio sulla produzione di figurine) nascosto tra i sussidiari, e «io per Savicevic ti do tutte le mie doppie». Celo, celo, manca...
A Futbolandia Gianni Brera scrive ancora indimenticabili cronache calcistiche di inarrivabile levatura e i suoi soprannomi sono sempre i più belli. Senza di lui Franco Baresi, Gaetano Scirea e molti altri non sarebbero mai diventati "liberi". A Futbolandia, una volta smessi i panni da calciatore, Fulvio Collovati, Zibi Boniek e Roberto Mancini si sono cimentati nella pesca d'altura con dedizione e gratificanti ottenimenti.
A Futbolandia attualmente l'Aberdeen, l'Amburgo, l'Athletic Bilbao, il Penarol e l'Estudiantes (a Futbolandia Nesta e Ibrahimovic giocano nell'Estudiantes!) sono fortissimi. Il Borussia Dortmund gioca ancora con i calzettoni a bande orizzontali gialle e nere. In Spagna nessuna squadra porta sponsor sulle maglie, in Inghilterra invece la JVC sponsorizza l'Arsenal (che gioca ancora a Highbury e quando va in trasferta si porta la maglia gialla e blu) la Sharp lo United e la Candy il Liverpool. La maglia del Celtic di Glasgow è stata eletta la più bella per il settantunesimo anno consecutivo. Seconda ancora una volta quella del River Plate (del Rajo o del Perù che dir si voglia). Podio per la blucerchiata Doria. Anche a Futbolandia la Juventus vincerà verosimilmente il suo ennesimo titolo perchè il taciturno boemo al momento non allena (ma se lo facesse, in panchina potrebbe ancora fumare a sua discrezione invece di ricrearsi con curiosi inalatori) e il Milan è una coraggiosa squadra di impenitenti ragazzini, temibili sì, ma di tempra ancora plasmabile. Il capitano (che a Futbolandia è sempre il più vecchio della squadra) è il ventunenne Paolo Maldini.
Futbolandia è un sogno e qualcuno lo vive ad occhi aperti.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Uno scritto davvero bello, ovviamente salta fuori la parte del tifoso....con vittorie imprevedibili, vedi la rimonta, e soprattutto un estudiantes super forte, spero allenato dal Cholo.
Grande Fabio....
Inizia a cercarmi casa lì a Futbolandia,dove i veri talenti giocano e gli scarponi strapagati sono lasciati a casa. Possibilmente vicino allo stadio.

P.S La maglia piu bella è del River...

Mimmo

Anonimo ha detto...

Complimenti veri al Fabio scrittore ma soprattutto ad un amico amante del calcio vero.
In molti confondono il calcio con quella cosa che raccontano a qsvs la domenica pomeriggio, altri dicono che è da stupidi parlare sempre di 22 imbecilli strapagati che vanno in campo.
Ma il calcio non si segue, si vive. Solo chi inizia a giocare a pallone ancora prima di decidere per che squadra tifare e pochi altri capiscono che Futbolandia avvera il sogno di ogni bambino: restare per ore nel giardino sotto casa a palleggiare sognando di essere Maradona, tanto la mamma non ti chiamerà mai per tornare a casa a studiare...

p.s. canzoni di Futbolandia? Da quando Baggio non gioca più non è più domenica.....

Gazza

Anonimo ha detto...

Tutto molto romantico... un pò troppo retrò però futbolandia, tendente a glorificare il calcio come lo vivevamo da bambini rispetto a cosa è nella relatà. ma forse l'intento è esattamente questo ;-)

Una sola domanda... ma a futbolandia esistono Galliani e Dida? Perchè se non ci sono è una vera pacchia... cmq fischi fischi e ancora fischi per i macellai dell'estudiantes...

Anonimo ha detto...

Ma posto per Agroppi e Biscardi non lo si trova a futbolandia?!?!
Il calcio romantico ormai non è più tra noi: il dio denaro e la ricerca ossessiva della vittoria a ogni costo regolano la "futbolandia" attuale...resta però un po' della tua futbolandia nel calcio dei ragazzini...quello non agonistico, fino ai 10 anni per intenderci, perchè poi ci pensano i genitori(a sentirli il figlio di ognuno di loro è un fenomeno...e tu devi fargli fare schemi e esercizi "all'altezza" delle sue capacità...quando invece il ragazzino ti chiede solo:"fammi divertire con gli amici e un pallone"...)e l'influenza della tv a spazzar via il romanticisimo di cui parli...ormai ricordo solo lontano anche per chi come noi, che stiamo girando il "quarto di secolo", un po' di quel romanticismo l'ha vissuto....

Anonimo ha detto...

Complimenti per il bel racconto, anche se alcune squadre MOLTO romantiche sono lasciate ai margini (normale per evidenti ragioni di tifo, ma purtroppo non tutti seguono la retta via…). Uno scritto che mi ricorda l’odore dei prati quando da piccolo giocavo sotto casa. L’unico fastidio era quando tornavo a casa: occhi gonfi e naso bloccato causa allergia. Ma ero contento…
Un suggerimento: alle squadre fortissime aggiungerei anche il mitico Nottingham Forest, Norimberga, Genoa, Bastia, Lodigiani e Verona… Tra i giocatori Nesta gioca nella Lazio, Ibrahimovic nel Malmoe, El Pibe nell’Argentinos Junior, Suazo nel Cagliari, Kakà nel San Paolo, Ronaldo nel PSV…

Canzoni:

Ligabue, Vita da mediano
883, La dura legge del gol
Bennato-Nannini, Un’estate italiana
De André, Creuza da Ma (cantata nel 2003 prima del derby da entrambe le curve per ricordare il grande Faber)
Opus, Live is life

Paolo

Anonimo ha detto...

Hai mai pensato di farti assumere come autore di "Sfide"?....ti vedrei bene in quel contesto!
Ti faccio i complimenti per il tuo blog e per le tue notevoli abilità di scrittore e di cantore di storie e aneddoti legati ai protagonisti del GIOCO PIÙ BELLO DEL MONDO(sì, ci credo ancora, con buona pace degli estimatori rugbistici dell'ultim'ora). Sono uno di quelli che il sogno lo vive ad occhi aperti; a costo di essere considerato un eterno Peter Pan, credo fermamente che la strada per Futbolandia sia sempre la solita: seconde stella a destra poi dritto fino al mattino( a proposito, che ne dici di inserire la bellissima canzone di Enrico Ruggeri?). Leggere i tuoi post mi fa tornare alla mente quella manciata di notti magiche che mi fecero innamorare del futbol; ricordate quella splendida finale Italia-Camerun decisa dallo splendido coast to coast del Divin Codino, dopo una difesa stoica degli splendidi Leoni Africa del capo tribù Roger Milla?
Forse la mia Futbolandia è in minima parte differente dalla tua: la mia condizione di inguaribile romantico mi impedisce di adottare una politica revisionista e negare dignità a un’impresa di ragazzi di provincia che nel lontano 1985 sovvertirono le gerarchie calcistiche (eguagliati in tempi più recenti dal Chievo di Gigi Del Neri). Del resto, nella mia Futbolandia non esiste alcuna “fatal Verona”; i benemeriti rossoneri sono soliti passeggiare al Bentegodi, conquistare scudetti, tanto da erigere la città ad autentico talismano. Resta il fatto che non è questo il punto: si tratta comunque di un dolcissimo sogno, a ognuno la libertà di viverlo come meglio crede. Un piccolo appunto: caro Fabio, ma come hai potuto dimenticare che l’Europeo del 2000 è stato deciso da un perentorio stacco di testa di Massimo Ambrosini, e non da un guizzo dello sciagurato Alex?
Un’ osservazione critica: FALANSTERIO????Ho dovuto interpellare i seguaci degli Accademici della Crusca(che brutti ceffi!) per coglierne il senso; in fondo sei un Dottore in Lettere, ti capisco; esistono razze ben peggiori, come i cialtroni di Filosofia.
Scherzi a parte, gran bel blog!
ps: quando scriverai il tuo libro di racconti(il primo capitolo lo dedicherai al loco) vorrò assolutamente una copia omaggio.
Sei troppo l’erede di Giorgio Porrà
pego

Anonimo ha detto...

Un piccolo appunto: tu dici che a Futbolandia San Siro si chiama ancora Meazza, ma forse non sai che solo nel 1980 lo stadio venne intitolato a Giuseppe Meazza.
...nel 1980, "il tempio del calcio" (cosi' come viene unanimamente definito) viene intitolato alla memoria di Giuseppe Meazza...
Fonte www.sansiro.net

Anonimo ha detto...

non diciamo castronerie...holly è il più forte di tutti, anche a Futbolandia; con buona pace di Julian "cuore matto" Ross.
pego