Tra oggi e domani si disputeranno i primi incontri validi per le qualificazioni delle squadre sudamericane al mondiale di calcio del 2010 secondo la consueta modalità del girone unico a dieci squadre. Argentina-Cile apre il programma e il Monumental si veste a festa per l'investitura di Lionel Messi, alla prima da titolare a Baires.
Per Marcelo Bielsa, da pochi mesi selezionatore della Roja, subito il confronto con la sua Argentina che, con Bielsa commissario tecnico, ha vinto il suo ultimo titolo alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Marcelo è il demiurgo del 3-3-1-3, modulo di peculiarità prettamente offensiva e scenografica. Scrive Paolo Condò: «Bielsa è un tipo molto particolare: stimatissimo per il suo calcio ultraoffensivo e per un'onestà intellettuale di fronte alla quale tutti gli argentini si tolgono il cappello, non ha mai concesso un'intervista esclusiva perchè - parole sue - "le piccole gazzette patagoniche hanno gli stessi diritti dei grandi giornali di Buenos Aires". Malato di calcio come pochi, si racconta che nella sua casa di campagna abbia un campo con misure regolamentari, e che spesso obblighi chi vive con lui - la moglie, i figli, ma anche la cuoca e il giardiniere - a disporsi sul terreno di gioco per verificare una nuova idea tattica: non lo chiamano El Loco per niente».
Il Cile di Bielsa è una squadra suggestiva e di curiose aspettative grazie agli innesti dei protagonisti del terzo posto della Rojita ai recenti mondiali canadesi under20. Spiccano tra questi il calcio granitico di Arturo Vidal, la preziosa poliedricità di Mauricio Isla e il sottile virtuosismo di Alexis Sanchez, el nino maravilla (gli ultimi due già acquistati dall'Udinese). In difesa, insieme a Vidal, Ismael Fuentes e Waldo Ponce, in mediana Manuel Iturra, Marco Estrada e Hugo Droguett (stella dei Tecos, allenati dal flaco Cesar Luis Menotti). Trequartista Mati Fernandez (ottimo inizio di stagione nel Villareal), punta centrale Humberto Suazo, con Eduardo Rubio e Carlos Villanueva nei ruoli di wines (terminologia bielsana per indicare gli esterni d’attacco che devono “aprire” il campo tergiversando tra le linee e propiziando promiscue soluzioni sulle fasce, a discapito del modulo utilizzato, autentiche arterie propulsive del calcio bielsista), ma non sono da escludere gli impieghi di Alexis Sanchez, del mago Luis Jimenez (al rientro nonostante le antipatiche vicissitudini "europee") e del matador Marcelo Salas, centravanti di indimenticabile splendore e smisurata grazia calcistica, attualmente all'Universidad de Chile per il canto del cigno.
Buena suerte joven Roja.
sabato 13 ottobre 2007
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1 commento:
Sono proprio belli questi blog. Non credevo scrivessi così bene! Sono davvero felice che tu abbia seguito il mio consiglio. Anche perchè così forse quando ci rivedremo non trascorrerai tutta la serata parlando di calcio portoghese con Luca! ora non mi resta che eliminare le vostre interminabili partite a scopa...
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