domenica 11 novembre 2007

In memoria di Gabriele Sandri

Povera patria...
Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni...
Questo paese è devastato dal dolore,
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà,
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà,
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare

Franco Battiato

Contro tutti coloro che, con volgare ostinatezza, ritengono che questo sia ancora il prezzo da pagare.

9 commenti:

Fabio Disingrini ha detto...

Quando non ti vergogni più di disprezzare e denigrare con tutto te stesso il tuo paese e la sua diffusa corruzione.
Quando ti vergogni dei tuoi connazionali, i cosiddetti che -dimentichi della loro inguaribile ignoranza- si cimentano con fierezza in commiserabili levate di scudi contro musulmani, slavi e africani.
Quando ti maledici per non aver mai appreso con sufficiente pertinenza la lingua inglese, perchè forse oggi, da un'infinita distanza, avresti potuto dimenticarti con naturalezza di essere italiano.

Anonimo ha detto...

Ci fu un tempo in cui a Futbolandia gli ultrà hanno cercato di impossessarsi del potere con un colpo di Stato....O'Rey di Futbolandia nella sua immensa saggezza e per preservare ciò che tanto amava, il calcio, decise di RINCHIUDERE IN CAMPI DI CONCENTRAMENTO TUTTI COLORO CHE DEL CALCIO FACESSERO STRUMENTO DI ODIO E PRETESTO PER LA VIOLENZA! Decidendo così di eliminare fisicamente la parte "malata" di quel mondo...ora tutto è sereno...tutto è passione...è Futbolandia!...succederà qualcosa di simile anche a "Calciolandia Italia"??? io sinceramente spero di sì...

Chiara G ha detto...

come ha detto fabio, io con naturalezza in questi giorni ho dimenticato di essere italiana, ho dimenticato di tifare per una squadra di calcio, ho dimenticato di supportare una parte politica o sociale.....ma mi riprometto che sarà solo per qualche giorno, poi voglio ritornare a credere che esiste una parte sana,che esiste qualcuno che può aiutarci e non solo a Futbolandia.

Anonimo ha detto...

Io non mi dimenticherò mai di essere italiano. E non pensate sia la solita frase. Qui il problema non è essere o meno italiani. Non ci si rende conto che la realtà è che c'è gente violenta. E la violenza esiste ovunque. Mi rifiuto di essere ritenuta una persona disonesta solo perché italiano, e questo lo rifiuta la maggior parte dei nostri connazionali. Se non siamo orgogliosi delle nostre origini non potremo mai cambiare in meglio nè noi stessi nè il nostro amato ma bistrattato Paese. E disprezzarlo non è altro che rassegnarsi e vedere scorrere gli eventi in modo passivo, e così non si risolve nulla.

Paolo

Fabio Disingrini ha detto...

COVERCIANO, 13 novembre 2007 - FABIO CANNAVARO: «Mi ritengo fortunato di non giocare più in Italia. Sì, perchè gioco nel Real Madrid, una società che ha uno stadio perfetto, pieno di bambini, senza violenza. Dall'estero mi rendo conto della brutta immagine che dà di sé il calcio italiano. Non riusciamo a gestire lo sport più bello che abbiamo, non risuciamo a fermare i violenti. Ripeto, mi ritengo fortunato a giocare all'estero. Non mi vergogno di essere italiano, ma quasi: ho provato fastidio, soprattutto vedendo le immagini terribili che arrivavano dai nostri stadi».

http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2007/11_Novembre/13/abete.shtml

LONDRA, 13 novembre 2007 - Il Manchester United restituirà i soldi dei biglietti a quei tifosi che, troppo spaventati all’idea di andare a Roma per la sfida di Champions League del prossimo 12 dicembre dopo i fatti violenti accaduti domenica scorsa fuori dallo stadio Olimpico, decideranno di restarsene al sicuro a casa.
«Siamo ben consapevoli della grave situazione italiana –ha spiegato Phil Townsend, portavoce dello United– e ne seguiremo costantemente gli sviluppi. Aspetteremo le indicazioni del Foreign Office (il ministero degli Esteri inglese), dell’Uefa e delle autorità italiane riguardo alle misure di sicurezza che verranno adottate per i nostri tifosi». Gli fa eco Sean Bones, vice presidente dell’Independent Manchester United Supporters Trust: «Dopo quanto si è visto lo scorso fine settimana in Italia, bisognerà fare ogni sforzo possibile per quanto concerne la sicurezza del match, perché è fondamentale che i fan del Manchester siano protetti nel miglior modo possibile».

http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/11_Novembre/13/manutd.shtml

MILANO, 13 novembre 2007 - KAKA: «Il calcio italiano sta perdendo credibilità. Gli scandali, l'agente morto, ora il tifoso ucciso. Bisogna intervenire subito, questo sport rischia di morire. Basta, o i campioni se ne andranno uno dopo l'altro».

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Milan/Primo_Piano/2007/11_Novembre/13/kaka.shtml

Fabio Disingrini ha detto...

L'EQUIPE:
Dans l'oeil du cyclone
La violence dans les stades n'est pourtant pas un problème nouveau dans le football italien. En février, un policier avait déjà trouvé la mort à l'issue du derby sicilien entre Catane et Palerme. Mais les solutions préconisées par les autorités, notamment celle concernant les huis clos dans les stades qui ne sont pas aux normes de sécurité, se sont pour le moment révélées inefficaces. Au total, 176 personnes ont été dénoncées pour des délits l'an dernier et près de 50 policiers ont été blessés, selon une étude menée par le quotidien Il Sole 24 Ore.

Le deuxième gardien des Bleus, Sébastien Frey, craint les mesures «draconiennes» que pourraient prendre les autorités italiennes après les graves incidents de ce week-end en Italie. «A mon avis, c'est la goutte d'eau qui va faire déborder le vase, nous a confié le gardien français de la Fiorentina. Les autorités parlent de suspendre le championnat. C'est malheureux parce que nous, joueurs, ne sommes pas à l'origine de ce problème. Or, c'est nous qui en sommes les principales victimes. Aujourd'hui, je considère que nous sommes pris en otage. Et quand je dis nous, je parle du championnat italien en général. Ça ne m'empêche pas de souhaiter, comme tout le monde, que ce fléau soit endigué». «C'est difficile de trouver un responsable face à un problème aussi complexe. Est-ce que c'est à la Fédération ou aux autorités d'agir? Je ne sais pas, temporise Frey. Tout ce que je vois aujourd'hui, c'est que le football italien continue d'en prendre un coup. Depuis deux ans, on est dans l'oeil du cyclone. C'est problème sur problème. Il faut vraiment faire quelque chose. Ça devient urgent».

http://www.lequipe.fr/Football/breves2007/20071113_152404Dev.html

AS
Alfredo Relaño, El peligro de contemplar a los ultras
Italia vive un levantamiento de los ultras contra el Estado. Es una subversión a escala limitada, porque los ultras son sólo un colectivo concreto dentro de la gran población del querido país transalpino, pero es un subversión de suficiente envergadura como para crear verdadera inquietud social. Son jóvenes bárbaros, envalentonados en su impunidad, unidos por su igual enemistad con la policía, que actúa como enemigo común, que les une, sea cual sea su bandera, esas banderas válidas para enfrentarse los unos con los otros, pero que ahora se convierten en una sola, contra el orden, contra el Estado.
Hace ya algún tiempo que el devenir natural de la dinámica violenta en que realizan sus ensueños los grupos ultras ha producido víctimas entre ellos mismos y entre la policía, con la que tienen frecuentes choques. En su enloquecida carrera, no conciben a la policía como instrumento de defensa del orden social, sino como un grupo entrometido en sus reyertas partidarias, que quisieran dirimir sin testigos ni pacificadores. Así que la policía les estorba, incluso para agredirse y matarse tranquilamente entre ellos. Y si encima la policía se equivoca, como parece ser este caso, para qué queremos más.
Y así vemos cómo el país que extendió el latín, las carreteras y el derecho romano a una región del mundo que desarrolló formidables modelos de convivencia a partir de aquello se ve ahora sacudido por un gamberrismo estéril de proporciones inauditas, Algo debemos aprender de esto: a los ultras, ni agua. La doctrina Laporta, tolerancia cero, es la única posible. Darles carta de naturaleza, elevarles a la categoría de institución paralela al propio club, les hace avanzar en su extravío, fortalecerse en su ensoñación, creerse capaces de todo. Hasta de unirse para plantearle un desafío formal al Estado.

http://www.as.com/futbol/articulo/peligro-contemplar-ultras/dasftb/20071113dasdaiftb_40/Tes

ZEITUNG:
Italiens Fußballstars drohen Randalierern
Italiens Fußballstars wehren sich gegen die Zerstörung ihres Sports durch kriminelle Fans und drohen mit einer Abwanderung ins Ausland. „Basta! Diese Ausschreitungen töten unseren Sport“, warnte AC Mailands Brasilianer Kakà und drohte den Tifosi: „Die Stars werden aus Italien weggehen“. Auch Italiens Nationalspieler wollen sich nicht länger zu „Geiseln radikaler Fans“ machen lassen. Nationaltrainer Roberto Donadoni verurteilte die Krawalle nach dem Tod des Lazio-Anhängers am Sonntag auf das Schärfste: „Das ist zum Kotzen!“
„Ich hatte gedacht, mit der Tötung des Polizisten Filippo Raciti im Februar in Catania sei der Tiefpunkt erreicht gewesen, aber unser Job wird immer schwieriger“, klagte Nationalstürmer Vincenzo Iaquinta im Trainingslager vor dem entscheidenden EM-Qualifikationsspiel am Samstag in Schottland, bei dem der Weltmeister nicht verlieren darf. Iaquinta geht es wie vielen echten Fans: „Ich würde heutzutage kein Kind mehr mit ins Stadion nehmen“.
Die Kicker erkennen ihren Sport nicht mehr wieder. „Es ist, als ob Bürgerkrieg herrsche und wir sind mittendrin, obwohl wir gar nichts dafür können“, sagte Milan-Star Clarence Seedorf. Die Regierung müsse eingreifen, forderte der Niederländer. Und die Regierung in Rom griff ein: Auf das vehemente Drängen der Sportministerin Giovanna Melandri hin beschloss der Fußballverband (FIGC) am Montagabend eine Spielpause für die Serie B und C. Die Serie A hat wegen der EM- Qualifikation am Wochenende ohnehin spielfrei. Immerhin 56 Spiele fallen aber aus.
„Wir müssen das Gute im Fußball retten“, forderte Nationaltorhüter Gianluigi Buffon, während sich die Staatsanwaltschaft in Rom mit nie dagewesener Härte um das Böse im Fußball kümmerte. Den bei den Fan- Krawallen in Rom festgenommenen Randalierern drohen Haftstrafen von fünf bis zehn Jahren. Möglich werden derart lange Gefängnisstrafen durch die Anklage wegen „terroristischen Aktionen“. Ein gezielter und geplanter Angriff auf eine Polizeistation sei keine einfache Randale mehr, sondern Terrorismus, sagen die Staatsanwälte, die ohnehin politische Scharfmacher hinter den Randalierern vermuten.

http://www.mittelbayerische.de/nachrichten/sport/aktuellesportnachrichten/artikel/italiens_fussballstars_drohen_/158131/italiens_fussballstars_drohen_.html

SPORTING LIFE:
The accidental shooting of a Lazio fan by a policeman on Sunday led to violent scenes in Bergamo and Rome, and there are now calls for sweeping changes in Italy to combat hooliganism.
Italy prevailed at the World Cup despite having a match-fixing scandal hanging over Serie A at the time, the fall-out of which saw several leading players depart for foreign climes.

Kakà issues stark warning
AC Milan midfielder Kaka believes «Italian football is losing credibility» and has warned of the long-term implications of further football-related violence.
Lazio fan Gabriele Sandri was accidentally shot by a policeman at a motorway service station near Arezzo on Sunday which prompted violence on the terraces at the game between Atalanta and AC Milan.
An angry mob of fans also stormed the CONI (Italian Olympic Committee) headquarters in Rome later that evening.
The incidents follows a recent chequered history for football in the country which was rocked by the death of policeman Filippo Raciti during rioting nine months ago as well as a match-fixing scandal, and Kaka said it may put the top players off moving to Serie A.
«First there was Calciopoli (the match-fixing scandal), then the police officer who was killed and now another tragedy», Kaka said.
«A fan who was killed while he was on his way to see a match and these are all blows that hurt the football world. The stars all want to play in top teams and in Italy you have some of the most prestigious clubs in the world.
In a couple of hours' time when I join the national team, my colleagues will ask me, ''what happened in Italy?''
These acts of violence risk keeping the star players and champions away from playing in Serie A. Italy is losing credibility.»
The 25-year-old Brazil international also said the Italian government needs to start taking responsibility for the wider ills which have blighted the game.
«What blame can you give football if a motorway service area becomes the scene of guerrilla warfare?», Kaka said.
«It's not the fault of football - this is a problem of the state.»
The FIGC has postponed all Serie B and Serie C games this weekend while the following weekend's Serie A action remains in doubt.
There are no top-flight matches this weekend due to the international break.
In a bid to combat hooliganism, Atalanta president Ivan Ruggeri is planning to shut down «la curva».
La curva is the section where the Atalanta ultras - extreme fans - watch games and it is there where the violence flared at the weekend, forcing the match to be abandoned after just seven minutes.
«The scenes we saw in Bergamo should never be seen in the football world», said Ruggeri.
«I want to state that on Sunday, there were 24,000 people at the stadium in Bergamo and 20,000 have turned against the curva and this is an important sign. Bergamo cannot tolerate this, Bergamo is one of the most industrial cities in Italy and cannot tolerate 200 or 300 vandals who cause havoc at a football game. My dream is to close la curva and have families and kids instead. But in order to achieve that dream, I need the police to help me because alone I cannot achieve it.»

http://www.sportinglife.com/football/news/story_get.cgi?STORY_NAME=soccer/07/11/13/SOCCER_Italy_Violence.html&TEAMHD=soccer

Sono giorni delicati per il football britannico: se la Russia vince sabato contro Israele e mercoledì contro Andorra, per l'Inghilterra niente Europei 2008 (God save the Queen!).
Il Mirror, il Times e il Guardian sembrano voler glissare la spinosa questione dell'«italian hooliganism»; preferiscono, del resto, occuparsi di calcio...

Anonimo ha detto...

???

Li avevo già letti questi commenti, me la mia idea è sempre la stessa.
E ricordo che Cannavaro e Kakà sono diventati quello che sono anche grazie al nostro Paese oltre che per il loro grande talento...
Comunque, all'estero l'italiano viene ritenuto così come da noi ultimamente un italiano ignorante potrebbe fare verso i romeni, ritenendoli tutti dei delinquenti. Ora, potremmo noi accettare di essere ritenute persone violente solo perché italiani? Io no.
La verità è che gli ignoranti ci sono ovunque, non solo in Italia.

Paolo

Anonimo ha detto...

Certo che ritenere "La Curva" solo i tifosi violenti dell'Atalanta mi giunge nuovo (questo sta scritto sul sito inglese). Non scrivono nemmeno cose vere...
Questo per dire che nessuno può pretendere di dire la verità, nemmeno i tanto apprezzati inglesi...

Paolo

Chiara G ha detto...

Dopo un primo leggitimo senso di disprezzo e/o vergogna, credo che il sentimento che si provi non si possa più esaurire nel sentirsi più o meno italiani, intelligenti o ignoranti o "cheaters" (parola che molto spesso gli americani usano per definire noi italiani: imbroglioni). La situazione è molto più grave: è rendersi conto del non tanto lento degrado del calcio, di uno sport il cui fine sarebbe divertimento e intrattenimento! Ma soprattutto, e voglio ribadire il soprattutto, la delusione di notare come le persone adddette a gestire la cosa pubblica non riescano neanche a mettere un pò di ordine in uno sport...e andiamo sempre più in basso....